Evoluzione del business

Evoluzione del business: dal marketing 1.0 al marketing 4.0

Il settore del marketing nel corso degli ultimi decenni ha conosciuto cambiamenti molto consistenti che sono stati frutto, tra l’altro, dell’evoluzione tecnologica, specialmente in ambito relazionale. Le novità tecnologiche hanno offerto la possibilità di sviluppare strategie sempre più ricercate e mirate in grado di andare incontro alle attese della clientela. Tuttavia, neppure le offerte su misura si sono rivelate capaci di soddisfare con efficacia le aspettative e i bisogni dei consumatori.

Il marketing 1.0

Si può dire che il marketing 1.0 sia nato in occasione della produzione industriale di massa, quando si concentrava unicamente sulle caratteristiche dei prodotti e sulla loro vendita. Il solo scopo che ci si proponeva di raggiungere era proprio quello di vendere, e per questo la comunicazione si focalizzava su variabili funzionali. Insomma, si ambiva ad andare incontro ai bisogni più basici della clientela, e per la pubblicità si faceva riferimento ai mass media, il cui stile comunicativo è del tipo one to many, cioè unidirezionale.

Il marketing 2.0

In un momento successivo è subentrato il marketing 2.0, il cui sviluppo è avvenuto nel corso del periodo post-industriale: è in questo momento che i consumatori sono diventati sempre più rilevanti e hanno ottenuto una posizione di potere migliore, anche perché sono stati messi nelle condizioni di avere accesso a una mole enorme di informazioni in modo istantaneo. L’attenzione del marketing, di conseguenza, si è spostata sul cliente, e l’obiettivo è diventato quello di fidelizzare ogni consumatore mediante un metodo di differenziazione. Il primo utilizzo dei social network favorisce una comunicazione bidirezionale e il passaggio a una maggiore interattività: gli utenti vengono coinvolti sempre di più. 

Il marketing 3.0

Infine, lo step successivo è stato rappresentato dall’avvento del marketing 3.0, quello che si è sviluppato nel corso dell’epoca della globalizzazione. Un’era in cui le imprese hanno imparato a confrontarsi con i clienti, sempre più desiderosi di manifestare le proprie idee e incentivati a farlo. Si arriva al punto in cui si intrecciano delle vere e proprie relazioni emotive con i consumatori, che sono invitati a partecipare e basano le proprie scelte di acquisto anche sui valori dei brand, sulla mission delle aziende con cui hanno a che fare. I social media diventano sempre più importanti, e in uno scenario di comunicazione multidirezionale il rapporto che si crea tra i marchi e i clienti è di collaborazione.

Come si è evoluto il marketing

A mano a mano che il tempo passa, quindi, le aziende si focalizzano sempre di più sul target, oggetto di un’analisi profonda e completa: è per questo che il marketing è cambiato, concentrandosi sul cliente e non più sul prodotto. I consumatori hanno assunto, in virtù del costante sviluppo delle tecnologie, un ruolo sempre più importante rispetto alle aziende. Al contempo, è come se si fosse ridotto il divario tra i prodotti, sempre meno diversi gli uni dagli altri. Oggi non si compra più solo perché si è attirati dal prezzo o dalle caratteristiche di un prodotto, ma anche perché si desidera un’esperienza coinvolgente, si ambisce a un legame con il marchio.

La componente umana

Sembra quasi un paradosso, eppure quanto più è aumentato l’impatto della tecnologia nel settore del marketing, tanto più i brand hanno visto crescere la propria componente umana. Al giorno d’oggi le imprese sono chiamate a entrare in relazione con i consumatori in modo personalizzato e specifico, stabilendo con loro una sorta di rapporto di amicizia. Nell’epoca contemporanea, le aziende mirano a conseguire obiettivi sociali significativi per intraprendere con la società una relazione diretta e fruttuosa.

Il marketing 4.0

Si arriva, infine, al marketing 4.0, quello per il quale i marchi sono umanizzati e l’intento è quello di dare vita a una relazione emotiva forte e solida con il cliente, facendo leva sulla sua profondità e sulla sua sensibilità. Ciò è possibile in virtù dei big data, mentre l’approccio di comunicazione è di tipo omnichannel, con i canali di comunicazione che consentono di connettersi a 360 gradi con gli utenti. La condivisione di interessi comuni è uno degli obiettivi più importanti, insieme con la nascita di una relazione e la trasmissione dei valori del marchio, perché i consumatori devono essere coinvolti, e non più solo persuasi. 

Massimo Chioni