Omeopatia

Omeopatia e medicina alternativa, il parere di Piero Angela

L’autobiografia di Piero Angela, edita da Mondadori e intitolata “Il mio lungo viaggio – 90 anni di storie vissute”, racconta tra le altre cose la dura battaglia che il volto televisivo di Raiuno ha combattuto contro l’omeopatia e, più in generale, le scienze alternative. Secondo Angela, uno degli aspetti più critici relativi a questo argomento è dovuto al fatto che ormai le cosiddette pseudoscienze coinvolgono in tantissime forme il settore della medicina. Troppe persone decidono di affidarsi alle terapie alternative anche se queste non sono riconosciute dalla scienza come valide, a differenza di quelle che hanno dimostrato di essere efficaci.

La medicina alternativa

Una volta il divulgatore e conduttore televisivo Michele Mirabella dichiarò che si sarebbe curato con la medicina alternativa solo nel momento in cui si fosse ammalato di una malattia alternativa. Al di là della bellezza della battuta, però, sono in tanti a pensarla in maniera diversa rispetto a Mirabella: persone che, per tentare di curare disturbi di tipo ciclico o comunque di lieve entità, scelgono di impiegare prodotti alla moda, ignari del fatto che probabilmente quei disturbi sparirebbero comunque da soli nel giro di breve tempo.

Il ruolo dell’effetto placebo

D’altro canto è ormai noto e convalidato il ruolo dell’effetto placebo, che esiste sempre e comunque, anche nel caso delle terapie più valide. La medicina alternativa, però, viene chiamata in causa anche in situazioni opposte, cioè quando si ha a che fare con problemi irrimediabili: sotto un certo punto di vista è anche legittimo e normale che un paziente metta alla prova qualsiasi tentativo pur di riuscire a salvarsi. Infine, ci sono i casi di persone alle prese con patologie serie ma comunque curabili, che però propendono per terapie non efficaci invece di puntare su quelle valide. Purtroppo, queste sono le situazioni più gravi, e anche più difficili da comprendere. L’uso di terapie alternative, a volte deve essere considerato perfino criminale, perché ostacola l’accesso alle cure approvate dalla comunità scientifica con conseguenze potenzialmente letali. Ecco perché, secondo Angela, è fondamentale che l’opinione pubblica venga informata a dovere a proposito dei pericoli a cui si va incontro quando si sperimentano le terapie alternative.

Come rendere più attraenti le terapie alternative

Chi propone le cure alternative, d’altra parte, spesso fa ricorso a metodi molto persuasivi e strategie convincenti per sedurre i potenziali destinatari: parla, allora, di terapie che non intossicano o del tutto naturali come se l’essere naturale fosse sinonimo di salubrità (il veleno dei serpenti è naturale ma non sembra fare così tanto bene, no?). Oppure si fa riferimento a cure non invasive e dolci, che curano la persona e non il sintomo. Sono tutte strategie di comunicazione che fanno breccia in chi soffre, poiché il malato si trova in una situazione di debolezza ed è disponibile a provare tutto pur di riuscire a guarire. E poi i pazienti non hanno certo le competenze scientifiche per riuscire a distinguere da soli ciò che potrebbe essere efficace da quello che, invece, corrisponde palesemente a una truffa.

La lotta agli pseudofarmaci

Una delle armi che vengono usate più di frequente dai promotori degli pseudofarmaci è quella del complottismo: secondo costoro, i medicinali realmente efficaci sarebbero osteggiati da Big Pharma, cioè le multinazionali che avrebbero tutto l’interesso a non far guarire i pazienti per indurli a spendere di più per i farmaci e i trattamenti. Secondo Angela, un ruolo importante in questo ambito è anche quello che viene svolto – anzi, che non viene svolto – dai mezzi di informazione, i quali sembrano impegnarsi meno del necessario per evitare la diffusione delle medicine alternative. Lo stesso Angela ha ricevuto nel corso della propria carriera ben tre denunce provenienti da medici omeopati seguite a un servizio trasmesso da Super Quark e incentrato sulla scarsa efficacia dell’omeopatia. Alla fine Angela ha vinto la causa, dopo ben cinque processi, ricorsi inclusi.

Che cos’è l’omeopatia

Ma in che cosa consiste di preciso l’omeopatia? A spiegarlo è lo stesso Angela nel suo libro. Si tratta di una pratica che prevede la diluizione di una sostanza che, secondo l’omeopata, è simile a quella da cui dipende il disturbo che si intende trattare. In un contenitore si uniscono 99 parti di acqua e 1 parte della sostanza in questione; poi si agita il tutto in verticale per 100 volte, e della soluzione ricavata si eliminano 99 parti, per avere un’altra soluzione con 99 parti di acqua e 1 parte di sostanza diluita. Il procedimento viene ripetuto più volte, fino a quando – però – della sostanza iniziale non rimane più nulla. 

Il processo a Piero Angela

Nel corso dei processi, Angela è stato sostenuto anche da Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, due Premi Nobel, oltre a figure illustri del mondo della ricerca come Silvio Garattini e Umberto Veronesi. Come detto, l’iter giudiziario si è concluso a favore del conduttore televisivo. Ma ancora oggi sono tantissime le persone che credono all’omeopatia. 

Massimo Chioni