Alessandro Lazzaroni rivoluziona il fast food con un progetto sostenibile

 Alessandro Lazzaroni rivoluziona il fast food con un progetto sostenibile

Fast Food

Il campo della ristorazione ha assistito ad una forte crisi nell’ultimo anno, costretto a chiudere le porte ai clienti per tanti mesi e a dover aprire in base alle restrizioni introdotte dallo Stato. Proprio in questo momento di forte caos, nel 2020, Burger King decide di cambiare rotta e seguire la strada della sostenibilità.

Uno dei temi più discussi negli ultimi anni è il consumo eccessivo di carne e lo sfruttamento delle materie prime. Il nuovo CEO di Burger King Italia, Alessandro Lazzaroni, sin dall’inizio della sua nuova carriera all’interno della catena di fast food più famosa sul territorio, ha introdotto e diffuso le novità già introdotte da Burger King in America e Burger King Uk. Si tratta di novità molto importanti in ottica di sostenibilità: dal 16 marzo 2021, in tutti i centri Burger King presenti sul territorio italiano è possibile scegliere un menù con prodotti totalmente plant based, ovvero un menù vegano che comprende Whopper vegano e nuggets di pollo vegetali. 

La scelta del menù total vegan è solo l’inizio di un percorso orientato verso la sostenibilità e verso la sensibilizzazione dei clienti di Burger King. Scelta di marketing? Ovviamente, la scelta di orientare la produzione dei propri prodotti verso un ambito molto discusso è una scelta vincente in termini di business. Tuttavia, in questo articolo cercheremo di capire le idee di Alessandro Lazzaroni che si trovano alla base di questo cambiamento. 

Alessandro Lazzaroni e il cambiamento di Burger King Italia

Il piano globale per lo sviluppo sostenibile è quello di ridurre gli alimenti di origine animale per assicurare la salute e il benessere della popolazione mondiale e, al tempo stesso, combattere il cambiamento climatico che causa ogni anno migliaia di disastri ambientali. In questo senso, tutti i CEO della catena Burger King hanno svolto un ottimo lavoro, contribuendo alle scelte della direzione con soluzioni pertinenti e rispettosi dei gusti locali.

Burger King, catena di fast food leader del settore, decide per la prima volta di unirsi al piano per lo sviluppo sostenibile e di offrire ai propri clienti un menù total “green”. La nuova strategia che segna il primo dei grandi cambiamenti realizzati anche da Alessandro Lazzaroni, al tempo stesso definisce una svolta ufficiale nel mondo dei fast food.

Alessandro Lazzaroni, in una lunga intervista con Forbes, ha spiegato che in futuro ci sarà la possibilità di inserire molti prodotti vegetali che riproducono la forma e il gusto dei classici prodotti Burger King tanto amati dai consumatori. 

Lazzaroni, in realtà, sta portando avanti un progetto già iniziato nel 2019, quando Burger King ha introdotto gli hamburger vegetali, diventando il primo grande gruppo di ristorazione europeo a distribuire dei prodotti vegan nel settore del fast food. Con il passare del tempo, nei punti di distribuzione europei sono stati eliminati i piatti di plastica e le cannucce. 

Tra gli obiettivi di Burger King, oltre all’innovazione in termini di produzione e metodologie di servizio, con l’obiettivo di proporre all’interno dei propri menù una dieta bilanciata che introduce carne vegetale, il tutto comunicato attraverso una solida strategia di comunicazione che comprende anche l’influencer marketing.  

Il Rebel Whopper, il burger a base vegetale testato per tre mesi nei negozi di Burger King, ha riscosso molto successo non solo dalla clientela vegana e vegetariana. La carne “finta”, come la chiamano i critici, ha ottenuto successo perché ha raggiunto la stessa consistenza, il colore, e le calorie di una carne normale. 

Il menù planted based comprende la versione vegana del classico Whooper, prodotta con proteine derivate da soia e grano di coltivazioni sostenibili, da nuggets di pollo vegetali e tanto altro che si aggiungerà nei prossimi mesi.

Gli obiettivi sostenibili per il futuro

Burger King introduce nel settore della ristorazione veloce un progetto di sostenibilità che non mira esclusivamente all’ambiente ma, più in generale, ad un modo di vivere più consapevole. 

Tutti i prodotti plant based appena lanciati e i futuri prodotti green, vengono realizzati con soia coltivata in modalità sostenibile e garantita dalla certificazione Rtrs  (Roundtable on Responsible Soy). Il processo di coltivazione sostenibile ha due obiettivi fondamentali: evitare il disboscamento e ridurre la quantità di acqua utilizzata per la coltivazione della soia. 

Un altro tassello verrà aggiunto a breve, quando si riuscirà a produrre una maionese sostituendo le uova e modificando il metodo di cottura dei prodotti. L’idea è di raggiungere i due obiettivi entro l’anno con risultati soddisfacenti. 

Alessandro Lazzaroni, si concentra anche sull’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile all’interno dei negozi Burger King Italia. La percentuale di manager donne è quasi identica a quella dei manager uomini e non esiste una discriminazione salariale di genere all’interno delle strutture Burger King.

Possiamo concludere affermando che, oltre al tema della sostenibilità, l’ampliamento delle proposte vegetariane e vegane all’interno dei menù è risultato soddisfacente anche sotto il punto di vista di inclusività per tutti quei clienti che fino al 16 marzo, per scelte personali o necessità di salute, non potevano godere dei prodotti Burger King. 

L’obiettivo finale è di raggiungere entro il 2031 un menù al 50% plant based, riuscendo così a soddisfare il cambio radicale delle abitudini dei consumatori quando consumano del cibo fuori casa. I consumatori, infatti, sono sempre più attenti alla sostenibilità e questo necessita obbligatoriamente di un cambio di rotta da parte dei maggiori player del settore della ristorazione.

Assieme a Burger King, altri leader del settore della ristorazione veloce, come McDonalds, Starbucks, KFC e Poke House, hanno affermato di introdurre delle alternative vegetali per rispondere alla precisa richiesta di tanti consumatori.

Stefania Spoltore