Jannik Sinner, il tennista italiano pronto a battere tutti i record

 Jannik Sinner, il tennista italiano pronto a battere tutti i record

Jannik Sinner

Un nome che per gli appassionati del tennis non sarà nuovo, ma che sta facendo parlare di sé anche fuori dal circuito tennistico, Jannik Sinner da molti considerato l’astro nascente del tennis italiano.

Nell’ultimo periodo è su tutti i giornali sportivi a causa di alcuni eventi professionali che distraggono il pubblico amante del tennis dalle sue doti e potenzialità. Durante l’Australian Open, infatti, Jannik Sinner era nel corso del match con Taro Daniel e ad un certo punto pare ci sia stato un diverbio con il suo coach Riccardo Piatti, una reazione sorprendente e scomposta da parte del tennista italiano che non è passata inosservata.

E’ risaputo che da tempo si cercava un nuovo talent che affiancasse il coach durante questo percorso verso il successo di Sinner, e attualmente sembra che tra Piatti e Sinner si stia avvicinando un addio ufficiale. Non resta che aspettare le prossime settimane per scoprire chi prenderà il posto di Piatti e come si evolverà la relazione tra i due professionisti.

Ma qual è la storia di Jannik Sinner? Quali sono le origini e gli eventi che hanno portato questo ragazzo ad essere il nuovo talento italiano nel mondo del tennis? Scopriamolo insieme in questo nuovo articolo. 

Le origini e la storia di Jannik Sinner

Classe 2001, nonostante la sua giovane età ha già dato prova di poter diventare uno dei più grandi tennisti del nostro paese, partecipando a sei finali. Ha conquistato la vittoria e portato a casa cinque titoli ATP e per quanto riguarda il match in coppia ha vinto un titolo ATP giocata per la prima volta da professionista.

Attualmente è il più giovane tennista italiano ad essere entrato nel circuito maggiore nell’epoca Open. Sinner, infatti, è il più giovane vincitore delle competizioni Nextgen ATP Finals e ad oggi si trova al decimo posto nella classifica. L’ultima conquista è stata arrivare ai quarti di finale nelle Torino Finals, definito da Fabio Colangelo, tecnico del Circolo tennis della Stampa a Torino “ il ragazzo è un cantiere aperto” è ancora giovane ma ogni volta che gioca una partita sorprende sempre.

Le origini

Jannik Sinner è nato il 16 agosto del 2001 a San Candido, nella provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. La sua famiglia di origini tedesche, di cui la madre Siglinde e il padre Hanspeter lavorano in un rifugio montanaro della Val Fiscalina. 

Jannik si può di certo dire che è cresciuto in una famiglia amorevole e più volte ha dichiarato di avere uno splendido rapporto con suo fratello adottivo maggiore “E’ stato adottato, ha 3 anni più di me. Sino molto contento di avere un fratello, parliamo di tutto, è molto importante. Ci chiamiamo continuamente, è contento, io lo sono per lui: siamo una squadra”

In casa si parla ancora tedesco ma ha studiato presso l’istituto tecnico Walther fino al quarto anno, per poi fermarsi con l’obiettivo di conseguire la maturità più avanti. 

La carriera

La sua carriera cominciò sin da quando era un bambino, si potrebbe dire già all’età di 8 anni.  Dopo aver fatto una prova con gli sci, che inizialmente doveva essere lo sport da coltivare, ma non lo convinse, tornò a dedicarsi alla sua passione il Tennis. All’età di 13 anni si trasferì a Bordighera, dove fu seguito, appunto, da Riccardo Piatti e Andrea Volpini all’interno del più rinomato club di tennis in Italia. 

Possiamo comprendere già da questo momento l’importanza del coach Riccardo Piatti, una figura che da anni è sempre stato accanto al ragazzo. Dai 13 anni, inizia ufficialmente la sua ascesa nel tennis e Piatti ha sempre avuto grandi aspettative su Sinner, come affermato in una vecchia intervista: ” Per me è importante che migliori fisicamente, tennisticamente e come ragazzo. Noi cerchiamo non di risolvere i problemi per lui, ma di creargliene: è un processo di crescita”.

All’interno del club, Sinner condivideva la casa in cui era ospite con altri due ragazzi, si incorda le corde della racchetta da solo. La sua routine professionale è molto stabile: gioca tre ore al mattino e si allena in palestra nel pomeriggio seguendo dei programmi creati ad hoc per migliorare le sue prestazioni fisiche.

Nel suo percorso Sinner ha avuto anche la possibilità di allenarsi con Novak Djokovic e Borna Coric, decise di salutare il circuito giovanile dopo i quarti al Trofeo Bonfiglio del 2018. Ottenendo un livello di preparazione da garantirgli l’ingresso alla finale di un torneo Future, a Santa Cristina di Val Gardena, purtroppo persa contro il tedesco Peter Heller. 

A seguire a marzo del 2019 raggiunse la sua miglior classifica di numero 322 al mondo ed è in lista per un posto alle Next gen ATP Finals, dove riporta una serie di schiaccianti vittorie. C’è altro da dire? Il giovane Sinner sembra che abbia tracciato la sua strada, il successo a Bergamo, ora a Torino. È un competitore nato, che non pensa alle classifiche ma brucia le tappe e si proietta lontano.

Australia Open 2022

Questi Austriala Open 2022 sono per Sinner un vero successo e trampolino di lancio, giornate certamente caratterizzate dal gossip ma, professionalmente, il tennista sta conquistando una vittoria dopo l’altra.

Per la prima volta in tutta la sua carriera si trova ai quarti, dopo aver battuto l’australiano Alex De Minaur con 3 set vincenti e in poco più di 2 ore e mezza di gioco. Una partita perfetta, che ha permesso al ragazzo di conquistare la decima posizione in classifica.

Per Sinner si tratta del secondo quarto di finale vinto, dopo il Roland Garros 2020, e per l’Italia amante del tennis è senza dubbio un evento incredibile: due tennisti tra i migliori 8 in uno slam, per la quinta volta dal 1937. 

Dopo un anno di vittorie italiane nel mondo dello sport, questo 2022 continua a dare gioia e soddisfazione a tutti i cittadini italiani, grazie a questi grandi professionisti in grado di tenere alta la reputazione della nazione in tutto il mondo. Senza dubbio, Sinner è a tutti gli effetti uno di questi professionisti, di cui tutti sono molto orgogliosi. 

Stefania Spoltore