Chi è Paola Pisano, il nuovo ministro per l’Innovazione italiano

 Chi è Paola Pisano, il nuovo ministro per l’Innovazione italiano

Paola Pisano

Tra i volti nuovi del governo giallorosso presieduto da Giuseppe Conte, uno dei meno conosciuti è senza dubbio quello di Paola Pisano, a cui è stato attribuito il ministero per l’Innovazione, con una particolare attenzione da riservare alla digitalizzazione. Anche se per il grande pubblico il nome della Pisano può dire poco o nulla, tra gli addetti ai lavori il nuovo ministro si è già fatto conoscere per le oltre settanta pubblicazioni alle spalle in ambito internazionale, dedicate ai modelli di business e – appunto – alla digitalizzazione. Insomma, un curriculum di tutto rispetto che garantisce la necessaria esperienza per un ruolo tanto delicato.

Chi è Paola Pisano

Paola Pisano è nata nel 1977 ed insegna all’Università di Torino, dove è docente del corso di Disruptive Innovation e Innovazione e modelli di business innovativi. Inoltre, sempre nell’ateneo è a capo della commissione aziendale del dipartimento di Informatica ed è direttrice del Centro di innovazione tecnologica multidisciplinare. A livello politico, per altro, la Pisano non è al debutto, visto che è stata assessore al digitale a Torino, nella giunta guidata da Chiara Appendino, primo sindaco del Movimento 5 Stelle del capoluogo piemontese. Nel corso del suo mandato all’ombra della Mole, il neo-ministro ha avviato la sperimentazione delle vetture a guida autonoma.

Che cosa ha fatto Paola Pisano a Torino

A Torino la Pisano è ricordata per aver dato il la ai test di un bar gestito da robot, denominato RoboTo, che ha servito cocktail ai clienti per tre mesi. Il ministro per l’Innovazione sostiene che, quando era assessore, ha stimolato le imprese con il progetto denominato Torino City Lab affinché mettessero alla prova in città i loro prodotti tecnologici a rischio finanziario elevato. La Pisano nel 2018 è stata eletta dalla rivista Digitalic Mag la donna più influente in ambito digitale, sulla base delle votazioni espresse dai lettori, e inoltre ha deciso di rimpiazzare i fuochi artificiali previsti per la festa del patrono di Torino con il volo di 200 droni. 

Il ruolo dei droni

Proprio la fiducia che la Pisano riserva ai droni è una delle caratteristiche peculiari del suo modus operandi e delle sue convinzioni. Secondo il ministro, infatti, si tratta di strumenti indispensabili che hanno il pregio di occupare spazi ridotti, riuscendo quindi a girare nelle città senza problemi. Essi potrebbero venire impiegati, per esempio, per la manutenzione delle infrastrutture, ma anche fornire contributi significativi in tutti quei contesti o per tutti quei problemi che non consentono l’intervento umano. 

Che cosa attendersi da Paola Pisano in qualità di ministro

Ammesso che il governo del Conte bis duri fino alla fine della legislatura – il che non è così scontato, tenendo conto dei continui dissidi interni tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle – che cosa ci si potrebbe aspettare da Paola Pisano? Stando alle dichiarazioni che la docente aveva rilasciato quando ancora non era ministro, è lecito attendersi una completa digitalizzazione del settore della pubblica amministrazione; inoltre, è molto probabile che il 5G venga implementato in modo ancora più approfondito, magari andando oltre le proteste e le opposizioni di alcuni sindaci che si sono dichiarati contrari alla novità. 

Intervista a Paola Pisano

Massimo Chioni