Divertirsi con le pit bike in sicurezza: consigli e precauzioni

 Divertirsi con le pit bike in sicurezza: consigli e precauzioni

Pit bike cross

Anche se le loro dimensioni sono modeste, le pit bike non devono essere considerate giocattoli per bambini: si tratta, infatti, di moto da cross a tutti gli effetti, con la sola differenza di essere più piccole di quelle classiche del 30 per cento. Negli ultimi tempi esse hanno riscosso un notevole successo per il divertimento che sono in grado di garantire, ma anche per i prezzi bassi che le caratterizzano. Le cilindrate vanno da un minimo di 125 cc a un massimo di 160, mentre le occasioni di guida in cui possono essere utilizzate sono molteplici.

Le origini del fenomeno

È negli Stati Uniti che il trend ha preso il via all’inizio di questo millennio, per poi diffondersi con una certa rapidità anche nel continente europeo. I primi fruitori abituali delle pit bike sono stati i piloti professionisti, che però non le usavano per svago o per allenarsi: più semplicemente, se ne servivano per spostarsi all’interno dei paddock dei circuiti. Così queste mini moto hanno iniziato a fare capolino nei dietro le quinte della Moto GP e del Supercross, per poi farsi conoscere dappertutto. Con il tempo, sono nate vere e proprie competizioni, con tanto di campionati destinati unicamente alle pit bike.

Non solo competizioni

Ovviamente le gare ufficiali costituiscono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che in realtà è molto più esteso, visto che il 95 per cento degli acquirenti si limitano a girare in pista senza impegnarsi in alcuna competizione. Le pit bike in genere non sono omologate per poter circolare in strada: quindi o si trova un tracciato ad hoc o ci si deve rifugiare in campagna. Al momento i numeri a livello continentale sono di tutto rispetto, poiché si parla più o meno di 50mila pit bike vendute ogni anno. Ma cerchiamo di scoprire più da vicino i punti di forza e le specifiche tecniche di questi mezzi.

Come si guida una pit bike

Una volta che si è saliti in sella, le modalità di guida di una pit bike non sono troppo diverse da quelle che si dovrebbero seguire con una moto da motard o una da cross. Insomma, le sensazioni che si sperimentano sono più o meno simili, fermo restando che i circuiti per le pit bike sono dimensionati ad hoc, essendo meno veloci e più brevi. Lo stile di guida è del tipo motard, e cioè un po’ avventuroso con il ginocchio o il piede a terra. Nel caso in cui, invece, si intenda optare per la guida sullo sterrato, tutto quel che bisogna fare è rimpiazzare il cerchio davanti e ricorrere alle gomme da cross. Senza dimenticare, ovviamente, di sostituire l’abbigliamento e indossarne uno adeguato.

Le caratteristiche delle pit bike

Entrando nel dettaglio delle caratteristiche tecniche di una pit bike occorre citare il cilindro orizzontale e il motore a 4 tempi, ma anche il telaio a culla aperto: in altri termini il motore è a sbalzo, non inserito nella culla. Di sicuro il fattore economico è uno degli aspetti più importanti che dovrebbero indurre a scegliere una pit bike: un modello professionale, infatti, non supera i 3mila euro di spesa, mentre se si comprasse una moto tradizionale sarebbe difficile scendere sotto gli 8mila euro. Ma anche con budget molto più bassi si può essere certi di portare a termine un affare vantaggioso: in linea di massima si può affermare che con circa 1.500 euro si riesce ad aggiudicarsi un mezzo performante e di qualità. Da ricordare, infine, che le gomme per le motard sono da 12 pollici, mentre nel caso del cross c’è bisogno di una ruota davanti da 14 pollici.

Dove trovare e acquistare pit bike e ricambi

Profive Pit Bike è il punto di riferimento per tutti gli appassionati di pit bike cross e motard: si tratta di una realtà specializzata nella vendita di moto, mini quad e ricambi. Tutti i mezzi forniti riportano grafiche realizzate su misura da 242 Design, azienda francese leader del settore, grazie a cui è possibile beneficiare di una splendida impronta racing. Profive mette a disposizione, inoltre, un servizio di assistenza e la possibilità di ottenere prodotti after market come Arrow e TB Parts.
Entra nel sito pitbikestore.it per maggiori informazioni.

Chi usa le pit bike oggi

La maggior parte dei fruitori delle pit bike rientra nella fascia di età compresa fra i 20 e i 30 anni, con una età media di 27 anni. Dalla Lombardia alla Sicilia, si possono trovare circuiti dedicati in tutta Italia, aperti anche ai minorenni. Per la partecipazione a una gara è necessario pagare i 50 euro richiesti per la tassa di iscrizione: così si può contare sulla presenza dei cronometristi, di un’ambulanza e di un medico. Se, invece, si vuole girare in pista senza l’assillo dei tempi, per una giornata servono 20 euro, oltre all’iscrizione UISP.

Massimo Chioni