Prestito vitalizio o nuda proprietà: differenze e caratteristiche

 Prestito vitalizio o nuda proprietà: differenze e caratteristiche

Soldi in vecchiaia

Il prestito vitalizio ipotecario e la nuda proprietà rientrano tra le possibilità di un proprietario di disporre del proprio immobile. Queste opzioni sono soggette a criteri differenti e possono essere attuate solo se in presenza di determinate condizioni. Entrambe, tuttavia, soddisfano le esigenze di quanti vogliono fronteggiare le proprie difficoltà economiche.

Come ottenere soldi in vecchiaia? Prestito vitalizio ipotecario o nuda proprietà

E’ stata la Legge 203 del 2005 a definire, per la prima volta, il prestito vitalizio ipotecario. In seguito, il Decreto n°226 del 2015 emanato dal Ministro dello Sviluppo Economico ha ridato vigore a tale proposta, definendone obiettivi e caratteristiche.

Il prestito vitalizio ipotecario è un credito concesso da un istituto bancario al proprietario di un immobile, a patto che quest’ultimo abbia compiuto 60 anni. Con la concessione del prestito, il richiedente ottiene il rimborso in contanti di una parte del valore complessivo della casa, di cui continua a mantenere il diritto di proprietà e di usufrutto.

Il proprietario di un immobile può, quindi, richiedere un prestito alla banca tramite la richiesta del prestito vitalizio ipotecario. Se la domanda è accolta, gli sarà erogata una somma di denaro per tutta la vita.

Il credito concesso è calcolato in base al valore di mercato dell’immobile e l’età del richiedente. Più il soggetto è anziano, maggiore sarà la somma erogata, sebbene quest’ultima non potrà superare il 50% del valore complessivo della casa.

Con il riconoscimento del prestito vitalizio ipotecario, il richiedente pone come garanzia la casa in oggetto, sulla quale si attua un’ipoteca. Al contempo, saranno solo gli eredi a dover rimborsare la cifra concessa dalla banca insieme agli interessi maturati o decidere di vendere l’immobile per estinguere il debito. Per comprendere meglio di cosa si tratta, puoi dare un’occhiata sul portale PrestitoVitalizioIpotecario.

Qualora gli eredi non riuscissero a pagare entro un anno dalla morte del beneficiario, la banca potrà vendere l’immobile. Se la cifra concordata alla vendita sarà minore rispetto a quella concessa al richiedente, gli eredi non saranno chiamati a rimborsare l’istituto bancario. Se maggiore, invece, dovranno percepirne la differenza.

La nuda proprietà segue logiche ben diverse. Questa soluzione ha permesso di fronteggiare al meglio la crisi immobiliare evidenziata negli ultimi anni.

 La particolare transizione presuppone come accordo di base, la vendita dell’immobile da parte del proprietario, che continua a mantenere il diritto di abitazione e l’usufrutto. Con la nuda proprietà, quindi, si assiste a un trasferimento irrevocabile del bene a terzi (il nuovo acquirente), che, tuttavia, non potrà occuparlo fino alla morte dell’usufruttuario o in alternativa, per tutto il periodo concordato. E’ all’acquirente che spettano le spese straordinarie, mentre quelle ordinarie e quelle di condominio restano a carico dell’ex proprietario.

Il valore della nuda proprietà è stabilito tramite una perizia tecnica e sulla base delle aspettative di vita del richiedente. Se molto anziano, esso potrà superare anche l’80% del valore della casa, sebbene la legge preveda un tetto massimo di 350.000 €.

Con la nuda proprietà, il valore di mercato dell’immobile può subire un’importante ribasso, a causa della decurtazione dell’usufrutto e può essere ridotto fino al 40%. Per tale ragione, la nuda proprietà risulta molto vantaggiosa anche per il nuovo proprietario che potrà acquistare un immobile a un prezzo inferiore rispetto al suo reale valore.

Prestito vitalizio ipotecario o nuda proprietà: differenze e limiti

Dopo aver illustrato le principali caratteristiche di entrambe le soluzioni, è bene valutarne limiti e differenze. Il prestito vitalizio ipotecario, ad esempio, può essere richiesto solo a patto che il richiedente abbia raggiunta il 60° anno di età e non siano presenti altre ipoteche sull’immobile.

La richiesta di cessione di una somma di denaro può essere un’ottima scelta per gli anziani, molto spesso costretti a fronteggiare difficoltà economiche, a patto che non necessitino di una cifra molto più elevata rispetto al valore dell’immobile.

 Tuttavia, il limite di questa opzione è data dai tassi d’interesse maturati nel tempo, che possono raggiungere cifre davvero elevate. In effetti, cedendo al prestito vitalizio ipotecario si assiste a un TAEG del 5%.

Dal canto suo, la vendita per nuda proprietà ha riscontrato negli ultimi anni un incremento maggiore, sebbene il limite sia intrinseco al modo stesso di concepire questo tipo di trattativa. Acquistando per nuda proprietà, infatti, i nuovi proprietari non potranno prendere pieno possesso della casa per la durata di vita dell’usufruttuario o per il tempo concordato ma potranno comprare la casa a un prezzo davvero vantaggioso. Dal suo canto, anche il proprietario potrà ricevere importanti vantaggi. Più è anziano e più sarà elevato il valore riconosciuto alla sua abitazione, avendo un’aspettativa di vita più bassa.

Entrambe le alternative, quindi, possono dirsi più o meno valide in base alle esigenze del singolo. Non vi è alcun dubbio, sul fatto che possono considerarsi delle ottime forme di sostegno per i proprietari di un immobile, soprattutto se costretti a fronteggiare un periodo di grande difficoltà economica.

Massimo Chioni