Tim Berners-Lee

Chi ha inventato il web? Tim Berners-Lee

Tutti noi sappiamo che l’inventore del World Wide Web è Tim Berners-Lee. Al di là del suo nome, però, siamo in pochi a conoscere la sua storia: ecco l’occasione per scoprirla.

Le origini di Tim Berners-Lee

Il giovane Tim eredita la passione per la tecnologia e per l’informatica da mamma e papà: entrambi i genitori sono matematici e lavorano con uno dei primi computer a uso commerciale della storia, il Ferranti Mark 1. Tim rimane decisamente suggestionato dal macchinario, e decide di seguire quella strada. Si laurea in fisica, quindi, per poi immergersi sempre di più nel suo amore verso l’hitech. Trova lavora in un’azienda di telecomunicazioni nella zona sud-orientale della Gran Bretagna, e in qualità di ingegnere nel 1978 dà alla luce la sua prima invenzione, un programma per stampanti. Pochi anni più tardi viene scelto per lavorare al Cern di Ginevra come consulente esterno: è questo il contesto in cui sviluppa il progetto Enquire, concepito per rendere più semplice la condivisione delle informazioni tra i diversi ricercatori che lavorano nell’istituto. Enquire viene considerato il primo client di ipertesti di sempre, vale a dire il precursore del World Wide Web.

Come è nato Internet

Ma come è nato ufficialmente Internet? Tutto avviene alla fine degli anni ’80, quando Berners-Lee è concentrato su un ulteriore sviluppo di Enquire: in particolare, è intenzionato ad avviare un progetto in grado di realizzare una rete informatica interconnessa che consenta l’inserimento di pagine ipertestuali. L’idea di realizzare una creatura simile è il frutto della frustrazione che Tim sperimenta in occasione di ogni riunione e incontro di lavoro a cui prende parte. Oggi non siamo abituati a pensare con la mentalità di oltre 30 anni fa, ma a quei tempi ogni documento doveva essere stampato in più copie per essere messo a disposizione di tutti, o comunque copiato su un floppy disk e poi passato da un computer all’altro. Il grande problema, però, era l’assenza di interoperabilità fra i diversi sistemi.

A che cosa serve l’interoperabilità tra i sistemi

In effetti ancora oggi l’interoperabilità tra i sistemi rappresenta un aspetto decisivo e al tempo stesso costituisce un principio da cui non si può prescindere: nel momento in cui viene a mancare, non c’è la possibilità di innovare, anche perché lo sviluppo della concorrenza viene ostacolato. Insomma, proprio per ricercare e favorire tale interoperabilità Berners-Lee si mette al lavoro per individuare un sistema che consenta di collegare tra di loro i computer di tutti i centri di ricerca, al fine di favorire la condivisione delle informazioni: in pratica, una banca dati in rete che consenta l’accesso da qualsiasi computer. 

Perché Berners-Lee ha avuto successo

In un certo senso, Internet e gli ipertesti già esistevano, e quello che ha fatto Berners-Lee è stato solo associare tali elementi in modo che potessero funzionare insieme. Già altri ricercatori avevano notato e ravvisato la necessità di uno spazio comune che servisse per la condivisione di documenti tra i ricercatori, ma i predecessori di Tim avevano tutti fallito. Un errore diffuso, tra l’altro, era quello di aver pensato di chiedere agli utenti una royalty, mentre Berners-Lee fin dal primo momento aveva capito che il suo sistema avrebbe dovuto essere aperto a tutti. Il segreto del suo successo, però, è stato l’approccio decentralizzato: i suoi concorrenti mettevano a punto sistemi in grado di funzionare unicamente su sistemi operativi specifici, mentre per Tim la rete di condivisione avrebbe potuto ottenere risultati solo nel caso in cui gli utenti non fossero stati obbligati a passare a sistemi operativi diversi rispetto a quelli a cui avevano fatto l’abitudine.

Le invenzioni successive

Dopo la presentazione del World Wide Web, altre tre invenzioni si sono susseguite migliorando la sua funzionalità e incrementando la sua utilità: gli URL, il protocollo http e il linguaggio HTML. Successivamente Berners-Lee si è visto assegnare il Turing Prize, il riconoscimento intitolato ad Alan Turing che viene considerato il Premio Nobel per l’informatica: il suo merito è stato quello di aver favorito l’espansione della Rete avendo inventato non solo il WWW, ma anche algoritmi e protocolli correlati. Ancora oggi è disponibile online il primo sito web di sempre, nato nel 1991: digitando info.cern.ch si scopre una pagina che contiene informazioni relative al progetto originario di Berners-Lee, ma anche le informazioni e le spiegazioni tecniche utili per la realizzazione di una pagina web.

Massimo Chioni