Veronica Benini (Spora): l’imprenditrice che aiuta le donne a reinventarsi

 Veronica Benini (Spora): l’imprenditrice che aiuta le donne a reinventarsi

Instagram è il social network d’eccellenza dove ognuno dice la propria opinione su un argomento, senza filtri e spesso senza pesare le parole. Sullo stesso social, però, è possibile conoscere delle persone che cercano di dare un senso alla condivisione delle informazioni, offrendo una nuova possibilità di rivincita e delle soluzioni per migliorare la propria vita. 

Tra queste persone rilevanti, troviamo l’imprenditrice Veronica Benini, conosciuta da tutti con l’alias @spora. Anche Veronica si considera una persona senza filtri, sia nella vita reale sia sui social network. Per questo motivo, forse, è una delle strategist più seguite. 

Parliamo di una donna tutto di un pezzo, cresciuta in Italia, che ha attraversato tante difficoltà per diventare la donna che è oggi.
Veronica Benini è capace di adattarsi velocemente e adattare la situazione in base alle sue necessità ed è proprio questo che vuole condividere con le sue clienti e le utenti che la seguono ogni giorno sui social. Spora offre consigli e soluzioni per reinventarsi e creare nuove opportunità in base alle proprie passioni e competenze.

La storia di Veronica Benini

Nel suo libro “La vita inizia dove finisce il divano”, Veronica si racconta e si mette a nudo, condividendo con le lettrici tutti i suoi dolori e i successi, offre suggerimenti di vita e frasi motivazionali che possono servire a tutte le donne che hanno voglia di reinventarsi, rialzarsi e di tornare a vivere. 

Veronica non si definisce un influencer, al contrario, negli anni mostra sempre di più il suo lato da imprenditrice digitale, il suo staff e il backstage del suo duro lavoro. 
Ha iniziato il suo percorso online aprendo un blog, dove raccontava essenzialmente se stessa. Questo blog ha avuto successo e negli anni si è trasformata in una strategist con un fatturato annuale da fare invidia, un team di sole donne al suo fianco e un seguito online che cresce sempre di più. 

Veronica Benini nasce e cresce in un villaggio rurale dell’Argentina, arriva in Italia da ragazzina con la sorella Violeta e il loro padre. Vive inizialmente in Toscana, frequenta Architettura a Firenze e successivamente lavora nel campo dell’ingegneria in Francia, proprio lì dove la donna dichiara di avere ricordi non molto belli. 

Nella sua vita ha subito tanto, forse anche troppo: il cancro, una diagnosi di infertilità, un divorzio e mobbing sul lavoro. E’ stata capace di rialzarsi e pensa che al mondo ci sono tante donne che necessitano di una motivazione, uno scopo per ricominciare. Decide, quindi, di mettere la sua vita in pausa e di ricominciare tutto da capo, ma come? 

La nuova vita della Spora


Direttamente da Parigi, dove Spora aveva una casa e un lavoro, molla tutto e decide di andare a vivere in un camper senza avere la patente. Spora inizia il suo nuovo percorso con Lucio (il camper) protagonista del libro. 

Lucio diventa la sua casa, il suo rifugio e il suo nuovo ufficio dove Veronica inizia la sua avventura con la Stiletto Academy. Pronta a riprogettare la sua vita, con un piano in testa ben definito e basato sulle sue passioni. La prima passione era e continua ad essere le scarpe con i tacchi. 

Da questo amore per le scarpe nasce il progetto della Stiletto Academy volto ad insegnare alle donne come portare i tacchi con stile e sicurezza, come acquisire autostima e credere in se stesse, perché le scarpe non sono un oggetto magico ma possono essere uno strumento per aiutare a migliorarsi. 

La Stiletto Academy e Corsetty

Inizia a riscuotere i primi successi. Ama condividere i suoi pensieri con le persone, ispirare la gente. Le persone la ascoltano e acquisisce sempre più seguito online. Si forma in strategie di marketing digitale, apre un’agenzia e avvia la sua piattaforma Corsetty con una serie di corsi online di marketing e competenze digitali.

I corsi diventano subito sold out, la gente acquista e condivide i suoi pensieri sui social network. Spora diventa sempre più grande, inizia ad assumere delle collaboratrici, cambia due uffici e macina fatturato. Spora ha vinto.

Ogni singolo post della Spora punta a motivare le sue seguaci e grazie alla sua agenzia, alle sue consulenze e ai suoi corsi, Veronica ha contribuito fortemente alla nascita di vere star del web come l’amatissima “@Estetistacinica”. Le seguaci della Spora sono tutte contraddistinte da un unico valore, la voglia di avere un’indipendenza economica.

L’opinione di Veronica Benini sul sessismo 

Non è raro che Veronica risponde o esprime delle opinioni sugli innumerevoli commenti negativi rivolti alle donne, spesso legati alla vita privata delle stesse e non alle loro scelte professionali. Commenti che è possibile trovare ovunque, in particolare sotto le foto di molte influencer e imprenditrici molto conosciute. 

Scrivere un commento non significa esprimere la propria opinione o scherzare su una pagina qualunque, un commento presuppone una serie di azioni o circostanze legate all’esistenza di un individuo, spesso non vere. Ogni commento scritto senza riflettere contribuisce ad esaltare uno stereotipo e a colpire direttamente le persone coinvolte.

Veronica Benini ha ben presente queste tipologie di commenti che lei stessa continua a ricevere ogni giorno. Il suo pensiero è molto semplice: è necessario ridisegnare una normalità inclusiva, lontana dagli standard maschilisti che per anni hanno dominato la nostra cultura.

“I processi di evoluzione culturale sono molto lenti [..] La società cambia se cambia la percezione della media della popolazione rispetto ad una singola problematica.”

Veronica, con il suo lato di attivista sempre presente, ha voglia di condividere con tutte le donne un concetto ben lontano dalla bellezza fisica o dai comportamenti ideali che una donna dovrebbe avere. Lo afferma in diverse interviste:

 “non è la bellezza a farci sopravvivere ma le competenze per trovare o creare un lavoro che ci renda indipendenti”.

I commenti sessisti o semplicemente incentrati sul canone di bellezza, devono essere condivisi e analizzarli insieme al proprio pubblico. Bisogna far capire che è importante riflettere sul peso delle parole e aiutare ogni singolo utente a non commettere determinati errori. Bisogna saper apprendere come interrompere sul nascere uno scambio di violenza verbale e come trasformare una situazione molto spiacevole iin un momento di consapevolezza ed evoluzione, prendendo la responsabilità di educare le persone, perché la rete permette di farlo.

Stefania Spoltore