Jeff Bezos e il lander Blue Moon del progetto Blue Origin, intervista all’inventore di Amazon

 Jeff Bezos e il lander Blue Moon del progetto Blue Origin, intervista all’inventore di Amazon

Blue Origin

Qualche mese fa, il patron di Amazon Jeff Bezos ha dichiarato nel corso di una conferenza a Washington di avere intenzione di andare sulla Luna. Non lui in prima persona, ovviamente. L’imprenditore ha presentato un modello del mezzo di trasporto attraverso il quale dovrebbe essere possibile raggiungere il satellite, messo a punto dalla sua compagnia Blue Origin. Il mezzo in questione si chiama Blue Moon ed è un lander progettato per portare sulla Luna 3.6 tonnellate, anche se nei piani della compagnia c’è il progetto di una versione plus che potrebbe quasi raddoppiare la capacità, arrivando a 6 tonnellate e mezzo.

I progetti per il futuro

La prima missione in programma è prevista per il 2023, e servirà a portare sul satellite i macchinari e gli attrezzi necessari. Nel 2024, poi, anche l’uomo dovrebbe riuscire a tornare sulla Luna. La speranza è che vengano rispettati i tempi preannunciati, ma non è così scontato avere certezze in merito, specialmente perché si sta parlando di una tecnologia per la quale non si ha esperienza. Quel che è sicuro è che i grandi imprenditori – l’esempio più noto, oltre a Bezos, è quello di Elon Musk – hanno banalizzato la tecnologia, come se fosse sufficiente avere abbastanza soldi per esplorare lo spazio e andare sulla Luna o chissà dove. In passato le cose erano ben diverse, anche perché non c’era posto per l’iniziativa privata: erano solo le agenzie spaziali come la Nasa ad avviare progetti simili. 

Intervista a Jeff Bezos

Come intende arrivare sulla Luna Jeff Bezos

Il segreto ideato dagli uomini di Bezos per arrivare sulla Luna sta nel motore che è stato messo a punto, denominato BE-7 e in grado di assicurare una spinta pari a 4 tonnellate e mezzo. Il suo funzionamento si basa su una miscela di ossigeno e idrogeno, il che costituisce un passo in avanti molto importante rispetto al presente e al passato: sempre ammesso che funzioni, consentirà di fare a meno dei pannelli solari, dal momento che l’idrogeno permette di produrre elettricità in maniera piuttosto semplice. Non dipendendo più dai pannelli solari, Blue Moon sarà in grado di funzionare anche nel corso della notte lunare, che è molto lunga. Il lander, secondo i piani che sono stati comunicati, giungerà al Polo Sud, dove ci sono ghiacci e acqua: in questo modo si avrà a disposizione una fonte di idrogeno direttamente sul posto, una volta che tale elemento verrà separato dall’ossigeno. 

Per quale motivo Bezos vuole andare sulla Luna?

Quali potrebbero essere le ragioni che hanno spinto il papà di Amazon a dare il la a un progetto tanto audace? Il desiderio di lasciare una traccia di sé per i posteri o la voglia di fornire un contributo prezioso a tutta l’umanità? L’ipotesi più probabile è che la sua intenzione sia quella di sfruttare il satellite della Terra dal punto di vista minerario, e sarebbe già stato studiato un progetto per trasportare astronauti che andrebbero a popolare la base lunare. Il lander di Bezos, per altro, ha ricevuto dalla Nasa un finanziamento di 10 milioni di euro: non molto, è vero, ma comunque una dimostrazione del sostegno delle istituzioni. 

Massimo Chioni