Michela Murgia e la conquista delle generazioni social

 Michela Murgia e la conquista delle generazioni social

Di personaggi che conquistano il mondo nel corso dei secoli ne abbiamo avuti tanti, anche di scrittori e intellettuali che hanno conquistato la nostra mente attraverso migliaia di parole incise su fogli bianchi e riportati ancora oggi sul web.

Ma quanti della letteratura contemporanea vengono ricordati, oggi, dalla stragrande maggioranza di persone presenti su Internet? I nomi che ci vengono in mente sono molto pochi e tra questi troviamo la scrittrice e giornalista italiana Michela Murgia che, purtroppo, ci ha lasciati troppo presto.

Una donna affascinante in grado di attrarre le persone attraverso le sue parole e l’amore per la scrittura, palpabile in qualsiasi situazione, dibattito e perfino tramite le storie di Instagram. 

Michela Murgia è stata e resterà una scrittrice italiana di grande rilevanza, nota per le sue opere letterarie che esplorano tematiche sociali e umane con profondità e sensibilità, per il coraggio di esporsi anche durante il duro percorso personale che stava affrontando nel 2022 e proprio nel suo ultimo anno di vita è riuscita a conquistare letteralmente l’intero mondo del web tramite le sue parole di sfida, coraggio e potenti.

In questo articolo andremo ad approfondire le origini e la carriera di Michela Murgia, quanto sia stata importante per diverse generazioni, in particolare per le generazioni che oggi vivono sui social network e che combattono le battaglie virtuali che interessano tutti noi.  

Le origini e la storia di Michela Murgia

Nata a Cabras, in Sardegna, il 3 luglio1972, Murgia ha costruito una carriera letteraria che ha suscitato ammirazione per la sua capacità di affrontare questioni complesse e mettere in luce le dinamiche sociali del suo tempo.

Le sue origini sono fortemente radicate nella cultura sarda, una componente che ha avuto un’influenza significativa sia sulla vita personale che professionale. La sua formazione accademica include studi di filosofia all’Università degli Studi di Cagliari e proprio durante gli anni dell’università, ha sviluppato un interesse crescente per la scrittura e la letteratura, iniziando a coltivare la sua passione per le parole e la narrazione.

Michela Murgia ha vissuto un percorso professionale variegato: dopo gli studi, ha intrapreso la carriera giornalistica, lavorando inizialmente come redattrice e giornalista. La sua esperienza nel mondo del giornalismo le ha fornito una base solida per comprendere le dinamiche sociali e politiche, e questo si riflette nella sua scrittura impegnata e consapevole.

Vita privata

Della vita privata della Murgia possiamo riassumere quanto segue:

  • Fra le varie esperienze lavorative svolte prima di dedicarsi all’attività di scrittrice, Murgia ha svolto il ruolo di insegnante di religione nelle scuole, per sei anni, complice il suo passato immerso nel mondo cattolico, la venditrice di multiproprietà, l’operatrice fiscale, la dirigente amministrativa in una centrale termoelettrica e quella di portinaia notturna.
  • È stata sposata dal 2010 al 2014 con un informatico bergamasco.
  • Il 15 luglio 2023, a seguito dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute, ha sposato in articulo mortis l’attore e regista Lorenzo Terenzi.
  • Chiamava i suoi figli adottivi, “figli d’anima”.

Tra i discorsi divenuti famosi di Michela Murgia,  presenti sul web, troviamo “Essere felici senza eroi”, un discorso affrontato sul palco di TED a Torino (che puoi vedere qui) e il discorso avvenuto sul palco delle 9Muse, un evento organizzato da Veronica Benini, conosciuta come “Spora” (che puoi rivedere su questo canale).

La vita professionale di Michela Murgia

La svolta nella carriera di Murgia è avvenuta con l’uscita del suo primo romanzo, “Il mondo deve sapere“, nel 2006 e tre anni dopo ha ottenuto ancor più notorietà con il romanzo “Accabadora“, pubblicato nel 2009.

Accabadora è un libro ambientato nella Sardegna degli anni ’50 e ’60, il testo esplora temi profondi legati alla vita, alla morte e alle tradizioni culturali della sua terra natale, tanto da ottenere diversi premi, inclusi il Premio Campiello e il Premio Giuseppe Dessì.

Il successo di “Accabadora” ha segnato l’inizio di una carriera letteraria straordinaria per Michela Murgia che, successivamente, ha proseguito pubblicando una serie di romanzi e saggi, tra cui “L’incontro” (2010), “Chirù” (2011), “La scuola di Natale” (2012) e molti altri, fino all’ultima opera pubblicata nel 2022 “God save the Queer”. 

Le opere della Murgia sono spesso caratterizzate dalla capacità di esplorare le complessità delle relazioni umane e di affrontare questioni sociali ed etiche.

Oltre alla sua attività di scrittrice, Murgia è stata coinvolta in diversi progetti culturali e ha partecipato attivamente al dibattito pubblico. La sua voce è stata ascoltata non solo attraverso la sua narrativa, ma anche attraverso la partecipazione a programmi televisivi e radiofonici, dove ha condiviso le sue opinioni su temi di attualità e ha contribuito alla discussione pubblica. 

In definitiva, Michela Murgia è una figura poliedrica che ha lasciato un’impronta significativa nel panorama culturale italiano contemporaneo. La sua storia personale e la sua carriera sono un esempio di come l’impegno intellettuale e la passione per la narrazione possano convergere per dare vita a opere che stimolano la riflessione e contribuiscono al dibattito sociale.

“Voce Libera”

Voce libera, come recita il titolo del comunicato d’addio pubblicato sull’ANSA e tanti articoli dedicati alla sua scomparsa. Libera, perché come lei ha ribadito in più interviste, “ha vissuto dieci vite in cinquanta anni” e nella sua vita è stata in grado di offrire alle giovani popolazioni un grande valore aggiunto: saper esprimere le proprie idee, saperle condividere e discuterle con gli altri, saper far valere il proprio credo e i propri valori pur tenendo le porte aperte alla conoscenza e all’apprendimento.

Michela Murgia ha avvicinato migliaia di persone alle tematiche della giustizia sociale, dell’uguaglianza di genere e dei diritti umani, dimostrando una consapevolezza acuta delle ingiustizie presenti nella società contemporanea. La sua voce si è fatta eco attraverso le pagine dei suoi libri, interviste, articoli e post sui social network, suscitando riflessioni profonde e spingendo il lettore a interrogarsi sulle dinamiche sociali che permeano la vita quotidiana.

In un panorama letterario dominato da varie correnti e stili, Murgia è riuscita ad emergere come una voce autentica, capace di coniugare la bellezza della narrazione con un impegno sociale tangibile. La sua scrittura offre una finestra aperta su mondi spesso trascurati, portando alla luce storie umane che meritano di essere ascoltate e comprese.

In conclusione, Michela Murgia si è distinta come una figura poliedrica e impegnata, capace di attraversare i confini tra letteratura e attivismo sociale. La sua eredità non è solo quella di una scrittrice talentuosa, ma anche di una voce che ha contribuito in modo significativo alla comprensione delle complesse dinamiche sociali e culturali del nostro tempo.

Immagine: copertina dell’ultimo libro “God Save The Queer” by Michela Murgia – Einaudi 2022

Stefania Spoltore