Angela Merkel: dall’entrata in politica alla sua complicata successione

 Angela Merkel: dall’entrata in politica alla sua complicata successione

Angela Merkel

Angela Merkel (Angela Dorothea Kasner), nata il 17 luglio 1954 ad Amburgo, è un politico tedesco che nel 2005 è diventata la prima cancelliera donna della Germania. La sua carriera politica e le sue scelte per la Germania sono spesso al centro dell’attenzione, sia dai colleghi che apprezzano il suo metodo di gestire il suo Paese, sia per chi non la ama particolarmente.

Nell’ottobre 2021 si deciderà il futuro della Germania, ma le recenti dimissioni da Leader AKK della CDU hanno suscitato molto scalpore sia all’interno della politica tedesca che nei paesi dell’Unione Europea, perché questa scelta potrebbe cambiare anche quello dell’ Europa. 

Analizzeremo in questo articolo la storia di Angela Merkel e la sua carriera politica, per comprendere meglio quali potrebbero essere le conseguenze a cui andrà incontro la Germania, dopo le elezioni che avverranno in ottobre.

La storia di Angela Merkel

Angela Merkel è nata in Germania e figlia di Horst e Herlind Kasner, padre pastore e madre insegnante di latino ed inglese. La sua famiglia si trasferì nella Germania dell’Est poche settimane dopo la nascita della Merkel, per poi trasferirsi nuovamente a Templin dove la Merkel finì il liceo nel 1973.

Alcuni anni dopo, la Merkel decise di studiare fisica all’Università Karl Marx, situata a Lipsia e lì incontrò il suo primo marito, il collega Ulrich Merkel, cui prese il cognome dopo il matrimonio avvenuto nel 1977. Dopo aver conseguito il diploma, Angela Merkel decise di lavorare come membro della facoltà accademica presso l’Istituto centrale di chimica fisica all’Accademia delle scienze di Berlino Est. 

Nel 1982 la Merkel e suo marito divorziarono e Angela decise di mantenere il cognome ottenuto dal matrimonio. Pochi anni dopo, ottenne un dottorato per la sua tesi sulla chimica quantistica.

Durante la sua vita universitaria, la Merkel era un membro dei Giovani Pionieri e successivamente della Gioventù Tedesca Libera. Si trattava della normalità per la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze cresciuti nella Repubblica Democratica Tedesca. Il suo coinvolgimento con la Gioventù tedesca libera ha portato ad alcune polemiche, poiché alcuni dei suoi ex colleghi dell’Istituto centrale di chimica fisica hanno affermato che era attiva come segretaria per l’agitazione e la propaganda presso l’istituto, sebbene la Merkel ha sempre smentito le loro dichiarazioni.

La carriera politica di Angela Merkel

Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, la Merkel si è unita al Risveglio Democratico appena fondato nel febbraio 1990 ed è diventata la portavoce della stampa del partito. In quello stesso mese, il partito si unì all’Alleanza Conservatrice per la Germania, una coalizione con l’Unione Sociale Tedesca (DSU) e l’Unione Democratica Cristiana (CDU). 

La Merkel è diventata vice portavoce del governo di Lothar de Maizière (CDU) ed è entrata a far parte della CDU nell’agosto 1990. Nelle prime elezioni post-riunificazione, la Merkel ha vinto un seggio al Bundestag  in rappresentanza di Stralsund-Rügen-Grimmen ed è stata nominata ministro per le donne e la gioventù dal cancelliere Helmut Kohl nel gennaio 1991. La scelta di Kohl di inserire in politica una giovane donna arrivata dalla Germania dell’Est, ha ha fatto guadagnare alla Merkel il soprannome “la ragazza di Kohl”. 

Nel 1991, Maizière si è dimesso dal suo incarico di vicepresidente della CDU e Angela Merkel è stata eletta per sostituirlo nel dicembre dello stesso anno. Dopo le elezioni del 1994, La Merkel è diventata ministro dell’ambiente, della conservazione e della sicurezza dei reattori e ha presieduto la prima conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Berlino nel marzo-aprile 1995. Nel settembre 1998, la Merkel è stata eletta segretario generale della CDU il 7 novembre. 

Alla fine del 1999, uno scandalo finanziario colpì duramente Kohl, che fu implicato nell’accettazione e nell’uso di contributi illegali alla campagna. Il 22 dicembre, la Merkel scrisse una lettera aperta invitando il partito a ricominciare da capo senza il suo presidente onorario. Questa scelta ha notevolmente aumentato la sua visibilità e popolarità presso il pubblico tedesco e il 10 aprile 2000 la Merkel è stata eletta a capo della CDU, diventando la prima donna a guidare il partito.

Il 22 novembre 2005, la Merkel è entrata in carica come Cancelliera, diventando la prima donna, la prima della Germania dell’Est e fu anche la prima persona giovane a ricoprire tale incarico, all’età di 51 anni. Il suo mandato è stato rinnovato nelle elezioni parlamentari tenutesi il 27 settembre 2009 e il secondo mandato della Merkel è stato in gran parte caratterizzato dal suo ruolo nella risposta alla crisi del debito della zona euro.  Negli anni successivi si è confermata per la terza volta Cancelliera, superando tutti i record dei suoi predecessori.

La complicata successione di Angela Merkel e le conseguenze per la Germania

Le dimissioni di Annegret Kramp-Karrenbauer, da leader della CDU e come figura proclamata alla successione di Angela Merkel,  potrebbe cambiare sia la Germania che l’Europa. La Germania si è trovata a dover gestire una nuova crisi politica e in molti iniziano a credere che la stabilità del paese inizia a venire meno. A meno di un anno dalle prossime elezioni federali,  il futuro politico del paese è incerto come non appariva da anni.

Annegret Kramp-Karrenbauer, leader della CDU, era l’erede designata della cancelliera Angela Merkel, accuratamente scelta per le sue idee moderate e centriste, simili a quelle dell’attuale cancelliera. Le sue dimissioni sono state una sconfitta per la stessa Merkel e una grave colpo alla stabilità politica del paese.
Angela Merkel è al potere da 15 anni e ancora oggi è un simbolo della Germania del nuovo millennio, quindi necessita di essere succeduta da una persona altrettanto affidabile di cui il popolo tedesco si possa fidare. 

All’interno della CDU ci sono profonde divisione che sono maturati negli ultimi anni e rappresentano le ragioni specifiche dell’ultima crisi. L’ultima dimostrazione di questa crisi è stata l’accordo in Turingia, che ha fatto prevalere la posizione dei moderati della CDU e ha dimostrato lo scarso controllo della ex Leader AKK. Per bloccare l’accordo, infatti, è stato necessario l’intervento di Merkel 

Secondo i giornalisti politici tedeschi, la Merkel ha spinto per l’elezione del moderato Armin Laschet alla carica di presidente dello stato del Nordreno-Vestfalia, il più popoloso della Germania, una solida base con cui concorrere alle prossime elezioni. 

Attualmente, quindi, la Germania ha in mano delle questioni molto importanti che riguardano anche il futuro dell’Unione Europea. I governi guidati dalla Merkel, infatti, sono fortemente europeisti e i suoi alleati del SPD hanno spesso spinto verso un atteggiamento di maggior condivisione ed apertura verso i paesi più deboli dell’eurozona. La destra della CDU e i liberali, invece, accusano spesso il sistema europeo di essere uno strumento con cui i paesi periferici “estraggono” risorse dalla Germania. Dalla successione di Merkel, quindi, dipenderà il futuro ruolo della Germania nell’Unione e la stabilità del paese stesso.

Stefania Spoltore