Che rapporto c’è tra meteo ed economia? Ecco ciò che forse non sai

 Che rapporto c’è tra meteo ed economia? Ecco ciò che forse non sai

Il cambiamento climatico dovrebbe essere valutato dalle aziende come un qualunque rischio economico. A spiegarci il perché è il team di meteogiuliacci.it, il sito web a cui ci si può rivolgere quando si è alla ricerca di previsioni del tempo attendibili. Facile da utilizzare e da navigare su qualsiasi dispositivo, questo portale informa gli italiani avvalendosi dell’esperienza e della reputazione del colonnello Mario Giuliacci, per anni volto delle previsioni meteo del Tg5 (e non solo).

Perché il cambiamento climatico è destinato a influenzare il modus operandi delle aziende?

Il riscaldamento globale innesca fenomeni come l’aumento delle temperature e l’innalzamento del livello delle acque dei mari che sono destinati ad avere effetti gravi sulla quotidianità delle persone e, soprattutto, dal punto di vista economico. Basti pensare alle aziende che si occupano della produzione di energia rinnovabile, come la francese Edf o – per rimanere in Italia – Eni, Terna o Enel. Per tali colossi, le condizioni meteo rivestono un ruolo estremamente importante, pur essendo complicate da valutare. Ma anche le aziende del settore assicurativo devono prestare la massima attenzione all’aspetto climatico, dal momento che il loro portafoglio include prodotti concepiti per la protezione dei danni che vengono provocati dal maltempo.

In questo scenario il ruolo del meteorologo diventa sempre più decisivo

Esattamente, e infatti questa figura professionale viene richiesta sempre più di frequente da quelle società che si occupano della progettazione di software meteo, così come dalle imprese aeroportuali. Va detto che i guadagni non sono commisurati alle responsabilità: per avere un’idea a proposito dello stipendio medio si può fare riferimento ai dati messi a disposizione dall’Isfol, l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori. Ebbene, dai dati emerge che un meteorologo che lavora in ambito civile guadagna all’inizio della propria carriera intorno ai 25mila euro; a fine carriera, invece, la sua busta paga è raddoppiata, ma si tratta pur sempre di guadagni lordi.

Quali sono le possibilità di carriera per un giovane che ha intenzione di lavorare come meteorologo?

Si potrebbe prendere in considerazione l’idea di lavorare in un istituto di ricerca privato o in un’università. In questo caso il curriculum del candidato ideale comprende competenze specifiche nel settore della genetica moderna, in quello dell’agricoltura e in quello delle scienze climatiche. Una conoscenza approfondita di tali discipline, per altro, permette di studiare in modo efficace le conseguenze negative innescate dal cambiamento del clima, così da poter prevenire impatti ancora più disastrosi.

Di quali conseguenze stiamo parlando?

Per quel che riguarda il nostro Paese, il surriscaldamento globale potrebbe costare nel giro di 30 anni tra i 20 e i 30 miliardi di euro, praticamente la spesa richiesta da una manovra economica. A sostenerlo ovviamente non siamo noi: questo dato è ricavato da una ricerca effettuata dal Centro Euromediterraneo per i cambiamenti climatici. Adottando una visione di più ampio raggio, tale cifra dovrebbe essere moltiplicata per 6 se si prendesse in considerazione il devastante impatto economico del cambiamento climatico nel 2100.

C’è di che essere preoccupati, insomma.

Quello che abbiamo menzionato non è il solo report internazionale dai toni allarmistici. D’altro canto, ormai è chiaro come e quanto i cambiamenti climatici condizionino sia l’economia che la politica. L’uomo non può non considerarsi responsabile di tutto questo. Entro il 2060, se non saranno ridotte le emissioni di gas il livello dei mari si innalzerà e la produttività agricola scenderà, determinando una riduzione del Pil mondiale che potrebbe toccare il 6 per cento. E non va certo dimenticata la questione dell’inquinamento.

Massimo Chioni