Chi è Richard Branson, il turista dello spazio più famoso al mondo

 Chi è Richard Branson, il turista dello spazio più famoso al mondo

Richard Branson

Richard Branson è stato, senza dubbio, il personaggio dell’estate 2021, perché ha stravolto totalmente la concezione di turismo e ha aperto al mondo le porte del turismo spaziale

Richard Branson è uno dei miliardari più famosi e atipici dei nostri tempi, considerato un genio indiscusso che, attraverso le sue azioni talvolta sopra le righe, è in grado di far parlare di se anche per mesi interi. 

Parliamo del fondatore della Virgin, il rimo uomo a “volare” nello spazio come turista, a bordo della prima e ufficiale spedizione turistica spaziale avvenuta l’11 luglio 2021 con i piloti Dave MacKay e Michael Masucci, l’ingegnere Colin Bennet, l’istruttrice Beth Moses e la vicepresidente della Virgin, Sirisha Bandla.

Una spedizione nello spazio del tutto personale, una novità assoluta nel mondo del “turismo”, visto che si è trattato del primo viaggio turistico nello spazio avvenuto con un mezzo privato. Ma chi è Richard Branson? 

Le origini di Richard Branson, il primo imprenditore in viaggio nello spazio. 

Richard Charles Nicholas Branson, il noto imprenditore britannico ricordato per il suo viaggio turistico nello spazio, è nato a Londra nel 1950. Fondatore della Virgin Group, Richard Branson è un personaggio di spicco in grado di gestire più di 400 società, tra cui compagnie aeree, assicurazioni, noleggi e tante attività differenti. 

Branson è nato in un ambiente molto confortevole, grazie al padre avvocato e madre imprenditrice, tuttavia, da piccolo dovette fare i conti con la dislessia. Questa patologia non rendeva la vita facile a Richard che, secondo numerose voci, era preso di mira anche dai presidi delle scuole da lui frequentate. Uno dei sue presidi, infatti, fece una previsione e dichiarò al ragazzo che il suo futuro poteva svilupparsi in due modi totalmente contrapposti: sarebbe andato in prigione o sarebbe diventato milionario (una previsione non del tutto sbagliata).

Nel corso degli anni, sempre con il marchio Virgin, Richard Branson decide di aprire una compagnia che prese il nome di Virign Galatic, realizzata per creare un’offerta di viaggi galattici e voli spaziali suborbitali. 

Branson si dedica inizialmente a piccole imprese, commercia alberi e pappagalli e successivamente decide di fondare una rivista. Proprio con la sua rivista ebbe un’idea geniale che, ai tempi, era considerata anche rivoluzionaria: vendere i dischi assieme al giornale. 

Branson e la nascita della Virgin Galactic

Oltre a gestire la Virgin Group e le sue 400 società, Richard Branson ha fondato l’azienda Virgin Galactic e ha diffuso il suo progetto molto ambizioso: offrire 500 posti di lavoro all’anno al costo di 200.000 dollari ciascuno per raggiungere delle quote in volo che superano i 100 km di altezza e 6 minuti di assenza di peso. Matto da legare o semplicemente un genio indiscusso dell’imprenditoria?

Si tratta di un mercato del tutto nuovo, detenuto attualmente solo in Russia e dall’agenzia spaziale russa che offre un volo turistico della durata di sei giorni con un biglietto singolo, al costo di 20 milioni di dollari. 

Tuttavia, la Virgin Galactic è stata creata solo dopo aver realizzato diversi esperimenti che riguardano lo spazio e dopo una carriera imprenditoriale che già da alcuni anni si orientava verso lanci e voli spaziali. 

Nel 2011, infatti, Branson aveva inaugurato lo Spaceport America nel deserto del Nuovo Messico, negli Stati Uniti, e si configurava come il primo aereoporto spaziale della storia. Tre anni dopo, è stata sganciata l’aereonave  SpaceShipTwo, purtroppo esplosa sopra al deserto del Mojave e causò la morte del copilota e ferite gravi al pilota del mezzo spaziale.

11 Luglio 2021: l’inaugurazione del primo viaggio turistico spaziale

Nelle giornate tra il 10 e il 12 luglio 2021, la maggior parte delle prime pagine in tutto il mondo riportavano il seguente titolo “Richard Branson inaugura il turismo spaziale”. L’11 luglio è stato ufficialmente inaugurato un nuovo modo di viaggiare nello spazio, un modo totalmente turistico e al tempo stesso rivoluzionario.

Il primo viaggio turistico spaziale è stato effettuato proprio da Richard Branson, con la navicella spaziale “Vss Unity”, decollata regolarmente con a bordo il tycoon e 4 uomini di equipaggio. Il volo è durato poco più di 1 ora. 

La Vss Unity è decollata proprio alla base di Spaceport America, dopo un ritardo di 90 minuti dovuto al maltempo che, in realtà, poteva essere considerato come un valido motivo per rimandare la missione. Tuttavia, la navicella è arrivata all’altezza di circa 15 chilometri e si è staccata dalla nave madre, la “WhiteKnightTwo”, per proseguire da sola. Ha raggiunto l’altitudine di 80-90 chilometri, ossia il limite dello spazio esterno, archiviando il primo grande successo turistico americano nello spazio. 

Il volo dell’11 lugno ha segnato la nuova era del turismo spaziale e a questo sono seguiti i viaggi organizzati da Elon Musk con Space X e Jeff Bezos di Amazon con Blue Origin. 

Turismo spaziale: un futuro per tutti o una moda per i personaggi famosi?

I viaggi spaziali, come abbiamo notato anche in questo articolo, attualmente sono disponibili solo per persone miliardarie, perché il costo di un singolo biglietto si aggira a non meno di 20 mila dollari.

I progetti in cantiere sono tanti, alcuni già realizzati e altri in progetto, pronti per nuove sfide nell’orbita e per incassare grandi primati. Attualmente, i viaggi autorizzati nello spazio per motivi che non sono scientifici, possono essere svolti fino ad un’altezza di 80 chilometri dalla Terra e solo in rari casi è possibile estendersi fino a 100 chilometri.  

Il turismo spaziale odierno è, quindi, un turismo d’élite e riservato a pochi fortunati, ma non si esclude che in un futuro prossimo questo turismo possa essere al pari o quasi del turismo tradizionale odierno. 

Virgin Galactic ha annunciato l’inizio delle operazioni commerciali per l’inizio del 2022, dopo aver effettuato almeno due voli di prova ufficiali. Ad oggi, sono già stati venduti 600 biglietti e la compagnia prevede di effettuare 400 voli all’anno al massimo, per base spaziale. 

Due persone saranno estratte a caso per partecipare a uno dei primi voli e i nominativi saranno estratti dall’elenco dei partecipanti al contest che la società ha ufficialmente chiuso il 1 settembre.

Stefania Spoltore