Sara Menker, la CEO di Gro Intelligence che vuole salvare il clima con i big data

 Sara Menker, la CEO di Gro Intelligence che vuole salvare il clima con i big data

Sara Menker

La CEO della Gro Intelligence, Sara Menker, ritiene che i big data possano salvare il clima e l’approvvigionamento alimentare. Durante un’intervista con il Time, la Menker ha spiegato quali sono le motivazioni che hanno portato lei e la sua società ad aprire un dibattito sul potere dei big data anche in ambito climatico e a dichiarare apertamente i suoi obiettivi. 

La missione della Gro Intelligence è elevata e la sua fondatrice ha affermato di voler fornire gli strumenti finanziari adeguati per aiutare ad affrontare due delle grandi sfide globali: la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico

La Gro Intelligence utilizza l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per fornire a migliaia di clienti una serie di dati e analisi dell’ecosistema agricolo globale. I computer della società raccolgono fino a 650 trilioni di punti dati ed oltre 40.000 set di dati quali le previsioni dei raccolti, le immagini satellitari, la topografia, i rapporti sulle precipitazioni e sull’umidità del suolo. La società lavora anche con i governi mondiali sulle questioni di sicurezza alimentare e li aiuta a pianificare adeguatamente le risorse alimentari per le popolazioni.

La storia di Sara Menker

Sara Menker è un’imprenditrice e CEO di Gro Intelligence, nel 2014 è stata eletta come uno dei giovani leader globali del Forum economico mondiale, è una fiduciaria del Mandela Institute for Development Studies e un amministratore del Centro internazionale per l’agricoltura tropicale. È anche membro dell‘Aspen Institute African Leadership Initiative ed è coinvolta nel progetto Cognition X, la piattaforma di informazioni sull’intelligenza artificiale. Nel 2017 ha partecipato come Speaker nell’evento TED talk, parlando della crisi alimentare che l’intero globo dovrà affrontare nei prossimi anni.

La Menker è nata e cresciuta in Etiopia, ha studiato economia al Mount Holioke College e si è trasferita a Londra per i suoi studi universitari eseguiti alla London School of Economics e successivamente ha conseguito un Master in Business Administration presso la Columbia University. 

Sara Menker è stata anche vicepresidente di una società di materie prime, la Morgan Stanley e durante la sua permanenza iniziò ad interessarsi agli investimenti nei terreni agricoli. Decise di lasciare il suo lavoro a Wall Street per utilizzare le sue capacità nell’analisi dei dati per il bene sociale. 

Durante la sua carriera, la Menker si è preoccupata per la minaccia di una crisi alimentare globale e ha iniziato a indagare su come l’Africa potrebbe mitigare le crescenti richieste di cibo provenienti da altri Paesi.  Ha stimato che entro il 2030 la carenza di cibo potrebbe essere significativa quanto la crisi finanziaria o il crollo della bolla delle dot-com. 

Nel 2014 Menker ha fondato la Gro Intelligence, una piattaforma basata sui dati che collega il mercato alimentare di tutto il mondo. La società include informazioni come il costo delle esportazioni di avocado dal Messico e dei famosi chicchi di caffè e utilizza l’intelligenza artificiale per fare previsioni sulle tendenze dei prezzi dei prodotti alimentari. 

La Gro Intelligence offre anche un software che semplifica la comprensione dei dati agricoli, meteorologici e climatici: i dati vengono combinati con le immagini satellitari e creano oltre 1.000 modelli al giorno. 

La società è stata contattata da numerosi Paesi per indagare sull’impatto dei disastri naturali, inclusa la siccità, sull’approvvigionamento alimentare. I loro rapporti periodici informano le aziende su cosa e dove vendere i prodotti, oltre a supportare i responsabili politici e le compagnie di assicurazione. 

Come la Gro Intelligence utilizza i big data

La società di Sara Menker è capace di mostrare dei modelli per comprendere in che modo, ad esempio, la peste suina africana ha influenzato il mercato cinese delle carni suine. Le aziende monitorano continuamente le analisi della società per comprendere se una minima variabile nel campo alimentare o climatico possa contribuire ad un aumento dei prezzi di uno specifico prodotto alimentare.

La Gro Intelligence ha persino creato un punteggio di rischio climatico per oltre 300 località sciistiche situate in tutto il mondo, dichiarando la forte probabilità che le destinazioni sciistiche dell’emisfero meridionale, come la Nuova Zelanda, possano essere considerate migliori rispetto alle destinazioni sciistiche situate in Giappone e negli Stati Uniti.  

Sara Menker sta gettando le basi per una nuova generazione di strumenti finanziari volti ad aiutare le aziende a proteggersi dai cambiamenti climatici utilizzando i dati completi della Gro Intelligence. La società dispone già di un indice che misura la gravità della siccità e che potrebbe essere utilizzato come base per uno dei prossimi strumenti da sviluppare. 

Per riuscire in questa missione, l’azienda ha recentemente aggiunto al consiglio di amministrazione Gary Cohn, ex presidente di Goldman Sachs ed ex consigliere economico di Donald Trump, che ha una profonda esperienza nel commercio di materie prime.  

Le parole di Sara Menker sull’utilizzo dei dati

Durante la sua intervista con il Time, la Menker ha affermato che sta concentrando le sue attenzioni sull’argomento delle inflazioni in ambito alimentare. Le pressioni inflazionistiche nel mondo inducono i governi ad adottare delle politiche protezionistiche e la sicurezza alimentare come sicurezza nazonale. Negli ultimi 6 mesi sono spuntate tante politiche protezionistiche che vietano o limitano le esportazioni, aumentano le tasse e prevedono l’inizio di nuovo grande sistema protezionista globale. 

Questo argomento non riguarda esclusivamente le grandi nazioni ma unisce paesi come l’Ucraina, l’Argentina, la Malesia e l’Indonesia. Si tratta di un processo globale guidato dall’aumento della domanda da parte della Cina e dalle numerosi interruzioni climatiche che si sono verificate negli ultimi anni.

Sara Menker, per diversi anni ha diffuso la notizia che entro il 2030 ci sarà una carenza alimentare globale o un deficit calorico. Durante il periodo del Covid ha confermato le sue idee e ha rivelato la fragilità della catena di approvvigionamento: la domanda non cresce ad un ritmo previsto dalle diverse nazionalità e i prezzi aumentano. Il cambiamento climatico è diventato un fattore di oscillazione dell’offerta e della domanda. Basti pensare agli eventi climatici che hanno causato incendi e siccità negli Stati Uniti, distruggendo tutto il raccolto di un’intera stagione. 

Fonte – Intervista con Time: https://time.com/5940733/climate-change-gro-intelligence-ceo-sara-menker/ 
Fonte – Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Sara_Menker 

Stefania Spoltore